Il linguaggio pur avendo una componente innata, necessita di un tempo di maturazione e di specifiche e puntuali interazioni con l’ambiente. Prima dei 18 mesi è già possibile comprendere se vi siano indicatori di possibili difficoltà di sviluppo linguistico, tra i più significativi:
È fondamentale osservare anche la presenza dei prerequisiti della comunicazione come l’intenzionalità comunicativa, il contatto oculare, l’attenzione congiunta, la capacità di ascolto, l’alternanza del turno.
Le difficoltà linguistiche possono riguardare gli aspetti espressivi, quelli ricettivi o entrambi e, uno o più domini del linguaggio: fonologia, lessico, semantica, morfo-sintassi. Le difficoltà linguistiche vanno considerate nello specifico contesto di sviluppo del bambino (sensoriale, motorio, cognitivo, emotivo, relazionale), possono infatti essere riconducibili a fattori biologici ma aggravate da situazioni ambientali. Un ritardo linguistico è caratterizzato da un recupero nel tempo, talvolta spontaneo, mentre un disturbo del linguaggio richiede un intervento logopedico specifico.